Dowgrade

DOWNGRADE

Riteniamo che con una manovra diversa il Governo avrebbe dovuto evitare il declassamento di Moody’s.

Il “Me ne frego” di passata memoria non portò bene al paese.

A pagare caro saranno inevitabilmente i risparmiatori, visto che gli effetti si ripercuoteranno da subito sul sistema finanziario: “Il rialzo dei tassi è la cosa più pericolosa perché normalmente si calcola quanto costa il debito pubblico in più, e quello è abbastanza facile: ogni anno scadono circa 400 miliardi di titoli, quindi 1,5 per cento equivale a 6 miliardi, 12, 18.

Ma sono gli effetti collaterali il rischio peggio. Primo dato: sui bilanci delle banche diminuisce il patrimonio e quindi le banche sono meno in grado di prestare denaro. I tassi per i prestiti non possono che salire, soprattutto se le imprese si rivolgono al mercato: perché non è sfiducia sull’Italia, sulla sua permanenza nell’euro e quindi l’azienda italiana che si finazia è costretta a pagare di più.

I guai, come è facile immaginare, non finiscono qui: segue l’effetto di questo clima negativo che si trasmette dai mercati al retail e agli operatori e investitori perché se i risparmiatori sono molto preoccupati allora non comprano titoli di Stato, prelevano i soldi dalla banca, ma siccome questi sono anche i consumatori, la paura non può che tradursi anche in una maggiore attenzione ai consumi. Quindi quei 10 miliardi destinati a stimolare i consumi, provocano preoccupazione in tutto il resto del mercato che tenderà a rallentare e quindi ad annullare l’effetto. E poi ultimo rischio: la fuga di capitali all’estero da parte dei grandi risparmiatori.

 

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