I puntini sulle i – Eterne balle sull’evasione
Confindustria predica che senza evasori crescerebbero lavoro e PIL, ma non guarda in casa propria.
Ci risiamo con l’evasione fiscale causa di tutti i mali italiani. Nessuno la giustifica, ma sarebbe meglio forse ricordare che il nostro disastro deriva dall’eccesso di spesa pubblica, da un debito mostruoso e dall’incapacità di ridurre la pressione e l’oppressione fiscale.
E invece no. È molto più finanziariamente corretto parlare di evasione.
Il centro studi di Confindustria ha recentemente calcolato la nostra evasione in 122 miliardi di euro. Il presidente della Repubblica ha ripreso il dato nel suo discorso di fine d’anno. Peraltro gettando alle ortiche i calcoli fatti da un organo dello Stato, che si chiama Ministero dell’Economia, e che stima l’evasione in 90 miliardi.
La posizione di Confindustria ha fatto scalpore non solo perché con i suoi numeri smentisce, in peggio, quelli ufficiali, ma anche perché sostiene la seguente teoria: se si dimezzasse l’evasione ci sarebbe una maggiore ricchezza del 3,1% e la bellezza di 335mila occupati in più. Bingo. Evviva.
Criticare Confindustria è difficile, anche per la nota serietà dei suoi studiosi, per di più quando è così politicamente corretta. Chi può contestare una sana indignazione contro l’evasione e soprattutto chi se la sente di farlo se sull’altro piatto della bilancia ci fosse più lavoro e più Pil per tutti?
Ci permettiamo di fare alcune domande.
- Caro Ufficio Studi, come calcolate l’evasione fiscale in Italia? O meglio, spiegate il metodo per calcolare quella relativa all’Iva, stimata in 40 miliardi, ma la restante (sono vostre parole) viene calcolata anche grazie ad «assunzioni eroiche» sul sommerso.
- È mai possibile fornire dati così clamorosi su assunti che sono solo ipotetici o teorici? Il medesimo principio, altrettanto teorico, di presunzioni e precauzioni porterebbe, in un altro campo sensibile come quello ambientale, a far chiudere metà delle vostre imprese per possibili danni ambientali.
- Come si può pensare che l’emersione coercitiva dal sommerso crei maggiore lavoro? E’ bene tenere presente bene come talvolta l’eccessiva fiscalità ha semplicemente fatto scomparire un certo tipo di imprese dal nostro Paese. Altro che generare nuovo Pil. Si distruggerebbe quello illegale (e ciò è cosa buona e giusta) ma purtroppo non si creerebbe una maggiore e simmetrica produzione. Einaudi dice nulla al riguardo?
- Se l’evasione è una tale piaga, superiore addirittura a quella calcolata dal governo, perché la nobile e storica associazione non caccia tutti coloro che hanno avuto problemi con il fisco? O con tangentopoli?
- Cosa ne pensano dei patteggiamenti fiscali? Un’impresa, l’ultima la Apple (ma ci sono centinaia di associati nelle medesime condizioni) che chiude un contenzioso con il fisco da diversi milioni di euro, è degna di restare in viale dell’Astronomia?
- Perché invece di tanti modelli teorici, non realizza un documento reale, vero, basato sui fatti.
E cioè verificare anche in forma anonima quanti associati hanno avuto una sanzione fiscale e di quale importo. Sarebbe interessante capire, ad esempio, quale parte dei 14 miliardi riscossi nel 2014 arrivi dal sistema delle imprese italiane. Potremmo finalmente convincerci che l’evasione è sempre quella che fanno gli altri: che so, il piccolo idraulico, il commerciante o l’insegnante con le sue ripetizioni.
Non se la prenda il responsabile di questo progetto, ma consiglieremmo di leggere una bella tabella pubblicata dal quotidiano di famiglia: il Sole 24 Ore.
Essa analizza tutte le spese della legge di Stabilità comma per comma.
Arriviamo al 601: Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
Ebbene questo governo lo ha tagliato di 809 milioni per il 2016, 413 e 411 milioni per gli anni dopo. Il fondo che avrebbe dovuto ridurre le imposte anche in virtù dei recuperi dell’evasione fiscale è stato svuotato di più di 1,5 miliardi in un triennio. Questa non è teoria, è pratica.
I governi di qualsiasi colore purtroppo ci hanno raccontato che riducendo l’evasione si sarebbero ridotte le aliquote per chi le imposte le paga.
Balle, come quelle che dovremmo sentirci per i prossimi decenni, sull’evasione in Italia a 122 miliardi.