Pasquale Lacasella

MANTENERE IL SITO AL PASSO CON IL MERCATO

Superati i 4 miliardi di connessioni Internet attive nel mondo, anche la più snob delle realtà aziendali deve adeguarsi alla potenza del web e prendere in seria considerazione un allineamento del proprio sito, per agganciare la domanda della fascia sempre più vasta che si orienta con gli strumenti della rete. Le tendenze sono chiare: alla scomparsa di attività tradizionali, fa da contraltare l’esplosione di quelle virtuali, si tratti di e-commerce o di alloggio, di lavoro (smart working) o di servizi, di medicina o di domotica. Quanto a visibilità, un sito non è da meno della sede vera e propria in cui viene svolta l’attività e una pagina web sciatta o inefficiente comunicherà un’immagine poco professionale. Viceversa, per quanto bella sia la grafica di un sito, quasi nessuno comprerà un prodotto o un servizio per il carattere con cui è scritta la réclame, per la definizione delle fotografie, se il prodotto o servizio non vale il suo prezzo.

Conviene puntare sull’immagine o sui contenuti? Con un concetto caro ai futuristi, è la velocità il mantra al quale potrete sacrificare altre caratteristiche del sito: se c’è un aspetto da privilegiare, è sicuramente questo. Statisticamente, infatti, la lentezza e la difficoltà di navigazione rappresentano il primo fattore di abbandono, incidendo al tempo stesso sulla frequenza di rimbalzo: due aspetti penalizzanti anche nei confronti del primo motore di ricerca del mondo, Google, che finiscono per decretare la morte virtuale di un sito Internet.

Chiarito che rinnovare la propria immagine aziendale è un’operazione strategica, evidenziamo la necessità di intervenire sui seguenti aspetti: siti non navigabili, confusi, pesanti, con troppe immagini, con testi scritti o formattati male o che non si possono copiare; siti con una pagina di benvenuto, magari addirittura con una pagina animata, oppure con un sottofondo musicale, o ancora siti realizzati con tecnologie superate. Un esempio molto frequente è la sezione “news” non aggiornata: in tali casi, sarebbe forse più opportuno eliminare del tutto tale sezione, per quanto le notizie possano rappresentare un potente tratto distintivo e fonte di interesse per il pubblico. In mancanza di notizie aziendali che si reputano significative o spendibili (prodotti, servizi, fiere, eventi, ricorrenze, stage studenteschi, acquisizioni, portfolio clienti, ecc.), è possibile ovviare attraverso la pubblicazione di notizie tipiche sul settore di attività e sulle sue tendenze, evoluzioni, mode, i suoi problemi, ecc.

Il modo più semplice per individuare i punti di debolezza di un sito è l’analisi del traffico Internet attraverso strumenti gratuiti come Google Analytics. Lo scopo è accertare quali sono le pagine di entrata e di uscita, comprendere l’origine del traffico, analizzare le tappe del processo di conversione del cliente, ecc. Tra i suggerimenti, il più comune consiste nello studiare il sito dei concorrenti. Infine, è necessario il supporto social, cioè la presenza parallela almeno su Facebook o Twitter o Instagram: suggeriamo di dedicare a queste attività una risorsa particolarmente qualificata, eventualmente attingendo a professionalità esterne.

Arrivati a costruire un sito veramente operativo e adeguato all’immagine aziendale, non sarà difficile trovarsi automaticamente con una cerchia di contatti allargata, una nuova rete di relazioni e potenzialità di business più numerose di prima.

A cura di Pasquale Lacasella – responsabile della comunicazione in rete di Assimpresa

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