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VINCERE LE PAURE

VINCERE LE PAURE

SUPERARE ATTACCHI DI PANICO E FOBIE SENZA PSICOFARMACI

Liberarsi dei mali della società moderna quali i disturbi d’ansia, nevrosi, attacchi di panico, ipocondria, depressione, talvolta senza l’ausilio di psicofarmaci e in tempi brevi: utopia? No, realtà.

La risposta ci viene fornita dal Modello di Terapia Breve Strategica la cui evoluzione si deve agli studi e alle ricerche di Paul Watzlawick (ricercatore associato presso il Mental Research Institute di Palo Alto – California) e del dr Giorgio Nardone, psicologo-psicoterapeuta, direttore del Centro di Terapia Strategica di Arezzo e docente presso la Scuola di specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università di Siena.

Abbiamo cercato, con l’ausilio della dottoressa Valeria Guerra di capire di che cosa si tratta, a cominciare dalla denominazione stessa della terapia.

Breve perché con 10-12 sedute a cadenza settimanale si riescono ad estinguere i sintomi ed il disagio psicologico provato; strategica perché, a seconda del problema e del soggetto, vengono usate strategie diverse.

“Strategica – commenta la dottoressa Valeria Guerra – che mirano  alla ristrutturazione delle rappresentazioni e percezioni che il paziente ha di se stesso, degli altri, del mondo”.

Un paziente ansioso, ad esempio, per difendersi da questo sui stato per lui fonte di disagio, pone in essere una serie infinita di comportamenti (rituali, richieste di aiuto etc.) che finiscono per ampliare il suo stato ansioso creandogli un equilibrio disfunzionale, un equilibrio che lui percepisce come naturale, ma che in realtà non lo è.

La Terapia Strategica – commenta la dottoressa Valeria Guerra – interviene proprio su queste “manovre” messe in atto dal soggetto nell’intento di combattere i suoi disturbi; attraverso interventi apparentemente semplici, quali raffinate suggestioni, paradossi e “trabocchetti” comportamentali, si conducono i soggetti a cambiare il modo di percepire la realtà.

La “Scuola di Terapia Strategica” ha messo a punto specifiche strategie capaci di produrre una rapida soluzione per le diverse varianti del problema fobico.

Interventi che, per quanto pianificati, devono comunque essere adattati alle singole persone ed ai particolari contesti relazionali.

Quello che dobbiamo tenere presente – prosegue la dottoressa Valeria Guerra – è che noi, del Centro di Terapia Breve, non ci interessiamo ai “perchè” i disturbi si formino e perdurino, l’interesse è sul “come” funzionino nella loro persistenza.

Invece di condurre i pazienti alla coscienza dell’origine del problema (questo lavoro richiede anni di analisi) l’attenzione è rivolta alle loro tentate soluzioni disfunzionali, si interviene interrompendole e cercando di condurre i comportamenti alla normalità, ma si badi bene, non in modo che il paziente percepisca il tutto come una “rivoluzione” nel suo modo di essere e di vedere le cose, che non accetterebbe sicuramente, ma come un naturale cambiamento nel suo modo di percepire la realtà.

Insomma non si cambiano le “carte in tavola” ma semplicemente “si mescolano” facendo apparire normalmente attuabile un comportamento prima evitato per paura o fobia.

La terapia del futuro, dunque, per risolvere qualunque problem psicologico.

Perché oltre ad essere efficacissimo si realizza in tempi brevi, anzi brevissimi se rapportati alla durata, in media, di un trattamento analitico tradizionale, e è bene sottolinearlo, senza il ricorso ad alcun tipo di psicofarmaco o di medicinale.

Con evidenti vantaggi per i pazienti anche in termini economici.

D.ssa Valeria Guerra

Psicoterapeuta – Docente di metodologie Anti-aging e Antistress

Responsabile del dipartimento di Mentoring & Coaching

presso la Scuola d’Impresa di Assimpresa dal 2005


 

 

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